Addio a Claudio Abbado, maestro e figura di riferimento della cultura italiana

Ci ha lasciato un gigante della cultura italiana. E' morto questa mattina nella sua casa di Bologna Claudio Abbado, 81 anni, senatore a vita italiano e direttore d'orchestra di caratura internazionale. Una grave malattia ha causato il decesso del musicista che già da tempo aveva sospeso gli impegni lavorativi (l'ultimo concerto risale allo scorso mese di agosto al Festival di Lucerna). Personalità dal grande spessore artistico, Abbado è stato uno dei protagonisti della musica italiana a partire dalla fine degli anni '60 ricoprendo la carica di direttore musicale nelle principali istituzioni europee, al Teatro alla Scala fino agli anni Ottanta, e, successivamente, all’Opera di Vienna e ai Berliner Philharmoniker. Negli ultimi anni era maturata la sua scelta di lavorare unicamente con orchestre formate da amici o prestigiosi solisti. Mozart rappresenta sicuramente la figura centrale del repertorio di Claudio Abbado a cui va dato certamente atto di aver considerato la musica come un mezzo universale veicolatore di valori artistici ma anche sentimentali e di salvezza per molte persone. Nonostante la sua carica di senatore a vita, Abbado è stato spesso critico con i tagli alla cultura italiana approvati dalle varie legislature. Il suo impegno per i giovani è sempre stato una costante del direttore d'orchestra milanese che ha anche devoluto il suo compenso da senatore per istituire borse di studio alla Scuola Musicale di Fiesole.

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