24 novembre 1965: esce Donna la prima donna, il primo 45 giri ufficiale dei Nomadi, gruppo composto da Beppe Carletti (tastiere), Augusto Daolio (voce), Franco Midili (chitarra), Gianni Coron (basso) e Bila Copellini (batteria).
Da allora sono passati 40 anni di incisioni e il gruppo ha attraversato, con gli inevitabili cambiamenti di formazione, quattro decenni di storia della musica italiana, lasciando in ognuno un segno tangibile della propria esperienza artistica, proiettandosi con versatilità stilistica ed artistica nel quinto decennio di attività. Incuranti di ogni moda e stile, i Nomadi hanno saputo conquistare un pubblico sempre più ampio che ancora oggi segue la band in ogni concerto ed iniziative di solidarietà. Un successo meritato ed arrivato in maniera graduale, che ha saputo resistere anche alla scomparsa del cantante Augusto Daolio, avvenuta nell'ottobre 1992, pochi mesi dopo la pubblicazione dell'album Ma noi no! Spronato dai numerosi fans Beppe Carletti ha continuato a portare avanti il progetto musicale e sociale dei Nomadi, che si stabilizza definitivamente con una formazione che comprende, oltre al fondatore Carletti, il chitarrista Cico Falzone, il batterista Daniele Campani, il cantante Danilo Sacco, il bassista e cantante Massimo Veccchi e il polistrumentista Sergio Reggioli. All'attività musicale il gruppo accompagna da tanti anni anche importanti iniziative sociali e di solidarietà, facendo proprio il binomio "musica e solidarietà".
Ne sono una dimostrazione i numerosi viaggi tenuti in
paesi in difficoltà (Cuba, Cile, Vietnam...), dove il gruppo ha sempre portato un segno tangibilite di solidarietà, il tutto lontano dai riflettori delle televisioni. I Nomadi si sono conquistati nel corso degli anni il più vasto seguito di pubblico. Ci sono persone che percorrono tanti chilometri per andarli a sentire, anche 30 volte in un anno. Un pubblico che non può vantare nessun'altro artista in Italia. Proprio questo forte legame con il pubblico ha portato molti ad accostare la band emiliani ai Grateful Dead. Nelle loro canzoni non c'è solo la storia del gruppo e del periodo in cui sono state scritte, ma anche quella della gente che li segue constantemente. Questo libro si concentra soprattutto sulla produzione discografica del gruppo, analizzando le numerose canzoni, divise album per album, senza tralasciare la storia artistica e umana della formazione. Un viaggio che parte dallo storico esordio Per quando noi non ci saremo e che arriva al recente Corpo estraneo (uscito per la storica label Atlantic), passando per album significativi come Noi ci saremo, Gente come noi e più recenti come Una storia da raccontare e Amore che prendi, amore che dai che hanno sancito un ritorno appassionato al rock. Non manca una dettagliata discografia con curiosità, rarità e partecipazione. Completa il volume una nota di Gaetano Curreri, leader e fondatore degli Stadio.
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