Esperienze musicali apparentemente disparate caratterizzano l'intenso curriculum artistico di Nico Fortarezza: si passa dallo studio del canto lirico, a chitarrista in band funky-rock, a vocalist in band heavy metal per approdare come musicista al fianco di Enrico Ruggeri. Questa varietà ed "instabilità" di stili, si riflette un po' in questo suo cd che si avvale della supervisione e della produzione dell'etichetta "Anyway" che fa capo al più noto e sopraccitato cantautore.
Il sound è marcatamente e dichiaratamente rock con inserti e fraseggi elettronici; riconoscibilissima e piacevolissima pure, l'impronta "ruggeriana" in "Infelicemente instabile", che musicalmente spazia da una melodia che ricorda i "Decibel" (band storica del Ruggeri prima maniera) ai tratti finali che paiono "rubacchiati" al sound dei "Subsonica". Verrebbe quasi da dire che le storie che lui ci racconta sono storie di periferia, sono momenti quotidiani di vita vissuta, di sentimenti, di ricordi personali ("Cammino nel sole"), di un uomo "felicemente instabile" per scelta, oltre che per natura e propensione artistica.
Storie che non smettono di prendere le distanze da un mondo troppo perfetto nel suo scempio quotidiano ("I mercanti del tempio") e troppo indaffarato a gestire le sue ipocrisie moderne ("Felicemente instabile"), che finiscono per creare inevitabilmente quel disagio, quella ferita che ci consente però di essere ponti e vigili nell'accogliere gli stimoli, magari per scrivere una canzone giusta o per un giro armonico di chitarra e per essere un po' più "on the road".
Voce graffiante e dolce al tempo stesso che si adagia sulla bella ballata di "Sara ascolta", oppure introdotta un po' sarcasticamente da squilli di trombe, nella più punk "Il giullare alcolizzato". Un'attenzione infine sicuramente alla melodia, grazie anche all'intervento del violino di Andrea Mirò.
La chicca di questo cd è costituita sicuramente dalla cover di "Tutta mia la città", omaggio alla storica "Equipe 84" di Maurizio Vandelli, con cui lo stesso Nico ha suonato in tour. Il brano in questione sembra quasi riprodotto fedelmente, elegante e sobrio, forse un po' troppo a dir la verità, persino nelle tonalità vocali, tanto che prima o poi ci si aspetterebbe l'incursione dello stesso Vandelli.
Ecco, in questo caso, una versione più personalizzata, più alla "Nico Fortarezza", stravolta magari da un arrangiamento più rock, più deciso, più osato, più moderno (per usare una brutta parola) non avrebbe guastato anzi, avrebbe sicuramente aggiunto pregio ulteriore a questo cd che suona già di per sè molto bene (ed al quale non si possono ascrivere errori o sbavature) "¦e avrebbe dato modo a Nico di calare un ulteriore asso dalla manica, gli avrebbe dato modo di ribadire la sua felice instabilità, anche nei confronti dei "mostri sacri" della musica del passato. Tra i musicisti ritroviamo anche Luigi Schiavone.
Tracklist:
Cammino al sole
Sara ascolta
Cosa vuoi che sia
Tutta mia la città
Felicemente instabile
Primavera
I mercanti del tempio
Sweet harmony
Il giullare alcolizzato
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