Negli ultimi anni abbiamo assistito alla rapida crescita di popolarità di uno standard per la codifica/decodifica di audio digitale che già da tempo era stato inventato, l'Mpeg Layer III, meglio conosciuto come MP3. Ne ha determinato il successo l'alta qualità audio garantita a fronte di un rapporto di compressione dello spazio memorizzato davvero elevato. Un brano stereo di qualità paragonabile a quella dei normali Cd audio infatti può essere compresso circa 12 volte. I 50-60MByte necessari per conservare una canzone di 4-5 minuti su un Cd audio (2 canali da 16 bit campionati a 44.100 hz) si sono così ridotti a soli 4-5 MByte.
L'unico limite che per anni ne aveva condizionato la diffusione erano le richieste di risorse da parte dei riproduttori software, in particolare per il carico di lavoro al quale è sottoposta la Cpu. L'avvento dei processori Pentium dai 90 Mhz in poi e i supporti di archiviazione sempre più capienti ha però di fatto ridotto drasticamente questo problema.
Il tutto però sarebbe srevito a poco se internet non avesse fatto la sua parte.
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