Discanto: Crash – Contatto Fisico

Alla fine del film nevica, più o meno a Natale. è un film in questo molto americano, forse lento per essere molto americano ma"¦ alla fine comincia a nevicare sopra un falò e non senti il calore o il freddo, ma l'odore. Per chi è stato in America, lo riconosci l'odore dello spazio, delle strade, dei cigli stradali. Per chi è stato in America a Natale: l'odore delle luci accese. è un film fatto di tanti cortometraggi, tutti perfetti. Di tante storie che s'intrecciano, ma ogni sequenza è un capitolo perfetto, finito, intenso, in cui non ci sarebbe niente da aggiungere. Ma nevica alla fine sulla notte di Los Angeles, nevica piano, poco, sappiamo che non sarà mai la neve gelida di New York ma nevica su queste vite, tutto a posto, tutte sbagliate, in cui paga il giusto per il peccatore, in cui nessuno è giusto, nessuno è peccatore. Ognuno ha la sua versione dei fatti, la sua realtà reale concreta o inventata, creduta, riuscita. Ognuno ha un colore, una religione, un sogno diverso e per questo non si credono, non si capiscono. "Questa è l'America, qui il tempo è denaro" fa il burbero un personaggio, ma in questo film ognuno perde tempo e denaro, in questo film nessuno crede al denaro fino in fondo, nessuno è americano fino in fondo. Ma anche di nessun altro posto al mondo. Invece siamo a Los Angeles ai tempi moderni tra conflitti razziali, paure e vita di tutti giorni. è un film che ti rimane addosso, a tratti scontato, ma le storie sono tante, e per questo danno una visione dei fatti completa, rovesciando prospettive, verità, ideali. Forse esce solo un messaggio: il paradiso passa per l'inferno e viceversa, è solo questione di tempo. Nessuno ci spiega perché uno sta all'inferno o al Paradiso, ma alla fine sappiamo come avvengono questi passaggi: casualmente, non contano le intenzioni e non c'è mai una scelta vera.Questo della scelta mi ha affascinato: perché non c'ho capito niente, se i ragazzi di "Crash" possono o meno scegliere, quindi anche noi al di qua dello schermo grande. E l'amore? C'è, c'è tanta voglia di amare, non di sesso, ma di dolcezza, di equilibrio, di una cosa piccola e buona come la speranza, o una famiglia che ti aspetti la sera: di qualcuno che ti prepari una spremuta, che ti rimbocchi le coperte, che faccia la spesa, che ti dia un passaggio, che ti sostenga se tuo padre sta male, che provi a far l'amore e lasciare tutto alle spalle. è un film cruento ma tra i più dolci che abbia mai visto. Razzismo, amore, solitudine, scelte: è più difficile coniugare tutto ciò quando ti ritrovi in un posto che non è ancora tuo, che non sai di chi sarà, che è di tutti. Il regista, forse più sceneggiatore, non riesce proprio ad arrivare alla fine, li deve salutare tutti i suoi personaggi, dà loro la propria legittima circolarità e li coccola, li giustifica, li vuole salvare. Anzi è un film che non ce la fa a finire, non finisce proprio: perché esci dalla sala, vai all'auto mentre piove, ci sono le luci di Natale, anche se è novembre, smette di piovere, si alza il vento, alzi il bavero, vorresti tanto che nevicasse a Natale e di questo sogno ringrazi i film americani. Crash - Contatto Fisico (Anno di uscita 2004) Genere: Drammatico/Giallo Durata: 107 - Origine: Germania/Usa Titolo Originale: Crash Data di uscita in Italia: ven 11 nov 2005 Regia: Paul Haggis Attori: Sandra Bullock, Don Cheadle, Matt Dillon, Brendan Fraser, Thandie Newton Soggetto: Paul Haggis Sceneggiatura: Paul Haggis , Bobby Moresco Fotografia: James Muro Distribuito da: Filmauro (2005) Prodotto da: Bull'S Eye Entertainment, Paul Haggis Productions, Stratus Film Co., Dej Productions, Apolloproscreen Gmbh & Co. Filmproduktion Kg, Blackfriars Bridge, Bob Yari Productions, Harris Company, Mambo Inc Rubrica di Albano Ricci, inviato da www.latalante.it

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