- dotare il nostro Paese di una legge generale sulla musica la quale attui il dettato del Titolo V della Costituzione e assegni a tutti i generi musicali la qualifica di beni culturali di insostituibile valore sociale e formativo della persona umana. Dunque, occorre approvare al più presto la Legge Quadro sullo spettacolo dal vivo, su cui si è registrata, per la prima volta, una convergenza unanime in Palamento, tra maggioranza e opposizione
- riconoscere gli sgravi fiscali per le produzioni musicali di giovani artisti e introduca il “Tax Credit” anche per la produzione musicale;
- favorire accordi tra il Ministero per il Commercio Internazionale e l'ICE, Istituto nazionale per il Commercio Estero, con tutti gli operatori del settore delle attività musicali, finalizzato alla fruizione di concreti supporti nelle azioni di promozione della musica italiana all'estero;
- sospendere l’efficacia del nuovo statuto Siae, che premia soltanto le multinazionali discografiche e pochi grandi autori, danneggiando la stragrande maggioranza degli iscritti all’Istituto (sono più di 100.000). Tale scelta, permetterebbe di evitare una gravissima frattura in seno alla Cultura Italiana, allontanando, di fatto, la Siae dai principi che regolano le Consorelle Europee (SACEM, GEMA, SGAE, etc) e, sopratutto, consentirebbe di evitare azioni legali che le impedirebbero nuovamente di svolgere una positiva ed efficace azione nel campo del diritto d’autore;
- a seguito della nuova gestione dei diritti connessi degli Artisti, Interpreti, Esecutori, ed in relazione all’emanando decreto attuativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si sottolineano i limiti e i pericoli di una liberalizzazione
- selvaggia priva di regole comuni e pari opportunità per poter operare nel rispetto della legge e degli interessi della categoria artistica. La prima grave conseguenza di questa deriva, potrebbe essere il blocco dell’attività di riscossione e di ripartizione dei propri compensi oltre che divenire vittima delle lotte tra le varie società di collecting e degli inevitabili contenziosi che si aprirebbero tra le collecting e gli utilizzatori. Al riguardo, si richiede un opportuno intervento di Parlamento e Governo, che permetta di sanare i limiti e le contraddizioni contenute nelle attuali norme, creando nel contempo le condizioni per dotare le collecting di uguali diritti e doveri, a garanzia e tutela degli Artisti.
- costituire un Fondo ad hoc e agevolazioni da parte della Siae, da devolvere a sostegno dei festival per emergenti, dei giovani autori e della musica popolare contemporanea per favorirne la crescita e lo sviluppo;
- valorizzazione degli spazi della musica live e sperimentali, con la riduzione dell'Iva dal 20 al 10% per le esibizioni dal vivo, come già previsto per i teatri e le sale concerto;
- affrontare il problema spinoso e penalizzante degli spazi multifunzionali dove fare musica dal vivo, utilizzando queste strutture anche per consentire ai musicisti emergenti di farsi conoscere dal pubblico.
- fornire adeguata tutela a tutta la produzione musicale italiana, sul modello vincente della Francia;
- incentivare formazione, ricerca e sperimentazione musicale al fine di sviluppare su strade nuove l’intero settore;
- riconoscere alla musica la possibilità di essere recepita nel curriculum formativo di base dei bambini dai tre anni di età fino alla scuola media superiore, programmando un piano poliennale di intervento che preveda fin d’ora l’educazione e la pratica musicale intesi come insegnamento e pratiche curriculari;
- introdurre una norma che consenta convenzioni formative fra le scuole pubbliche ed il mondo delle scuole di musica, anche da parte degli enti locali (regioni, province, comuni). Analoghe convenzioni devono riguardare i teatri e gli auditorium musicali italiani per consentire agli alunni delle scuole la fruizione delle prove d’orchestra;
- abbattimento dell'Iva dal 20 al 4% sui supporti musicali (CD e DVD) e nella produzione e distribuzione degli strumenti musicali;
- la costruzione ex novo di strutture al coperto dove poter fare anche musica in condizioni ottimali, prevedendo la riconversione ad usi polifunzionali (dallo spettacolo allo sport, alla politica) di strutture già esistenti come ex fabbriche di grandi dimensioni o aree industriali dimesse;
- il conferimento alle strutture già esistenti (ad es. palazzi dello sport o palazzi dei congressi) di un ben più alto livello di acustica, funzionalità e confortevolezza;
- allineare il nostro Paese a quanto avviene da tempo nel contesto europeo ed internazionale in tema di apprendimento della musica a scuola, colmando un gap fortemente penalizzante per i nostri giovani. In questo ambito, occorre favorire l'acquisto di un sussidio didattico imprescindibile per dare concreta attuazione all'inserimento della pratica musicale all'interno della riforma del sistema scolastico nazionale;
- sostenere i consumi delle famiglie nel più ampio programma di sviluppo dell’economia del Paese, per di più favorendo la diffusione di prodotti culturali portatori di valori ad alto contenuto sociale e in grado di incidere positivamente sulla riduzione dei costi sociali connessi con il disagio giovanile, nell'area della prevenzione e del recupero;
- inserire nel contratto di servizio Stato-RAI, una quota pari al 40% di musica italiana all'interno dei programmi Radio e Tv, con una quota destinata alla promozione dei giovani talenti;
- introdurre il diploma per tecnici del suono, illuminotecnica ed altre funzioni indispensabili per la realizzazione degli spettacoli, allo scopo di garantire una qualificata e armonica azione operativa di intervento nei teatri e nei luoghi preposti alla loro esecuzione.
- E’ indispensabile il riconoscimento del lavoro dei musicisti, con tutti i diritti del lavoro di produzione culturale, per tutti gli operatori della filiera musicale con particolare riferimento all’indennità di disoccupazione, l’assicurazione per gli infortuni sul lavoro ed il diritto alla maternità;
- per garantire il diritto alla pensione dei lavoratori delle attività musicali è opportuna la riduzione degli attuali 120 contributi annuali a 60, ripristinando il meccanismo esistente nel primo periodo di gestione della previdenza spettacolo;
- agevolare l’accesso alla contribuzione volontaria per coloro i quali intendono migliorare la propria posizione assicurativa;
- per i concertisti che fanno pochissimi servizi a fronte di decine e decine di giornate di studio si può intervenire riducendo il tetto oltre il quale l’Enpals/Inps spalma su più giornate contributive il versamento per una singola prestazione artistica;
- per la fascia di iscritti Enpals/Inps dopo il 1.1.1996, occorre reintrodurre la possibilità di pensionamento agevolato con cinque anni di anticipo, norma preesistente fin dal 1947;
- deducibilità integrale dal reddito fiscalmente imponibile degli operatori dello spettacolo (persone fisiche, società, enti associativi, fondazioni, ecc..) di tutte le spese per trasferte, viaggi, prove, noleggi, mezzi
Hai trovato interessante l’articolo “Appello al nuovo governo per salvaguardare la musica emergente”?
Se sei un appassionato di musica e musica digitale, Music Place è il sito che fa per te!
Puoi trovare news su eventi ed uscite discografiche, approfondimenti su artisti e band nonché tantissime risorse e programmi musicali gratuiti.
Che ne dici di dare un’occhiata? Scegli la categoria che più ti interessa, come ad esempio, la categoria Articoli e non perdere i contenuti selezionati per te, scoprili subito.
Buona lettura!
Provenienza della fotografia freepik
Le fotografie appartengono ai rispettivi proprietari. Music place: la guida italiana alla musica digitale non rivendica alcuna paternità e proprietà ad esclusione di dove esplicitata.
Vi invitiamo a contattarci per richiederne la rimozione qualora autori.