Quando Internet non esisteva ancora c'era un unico modo per tentare l'avventura discografica: registrare un demo di due o tre pezzi e spedirlo alle case discografiche. Era però possibile avere seri dubbi sul fatto che il materiale loro inviato venisse effettivamente ascoltato e comunque difficilmente si facevano vive, anche solamente via telefono, per dire ai coraggiosi artisti se il loro lavoro fosse piaciuto o meno. Se a questo aggiungiamo il fatto che in Italia non è diffuso un gran senso imprenditoriale ed il clientelarismo è un'abitudine tristemente diffusa lo scenario che fino a poco tempo fa si prospettava ad una rockstar in erba era quantomeno sconsolante. Ora non è più così.
Internet innanzitutto dà a tutti, e proprio a tutti, la possibilità di pubblicare presso un pubblico più o meno vasto i propri lavori artistici: se coltivate per esempio una passione sfrenata per la musica, e vi dilettate a scrivere ed eseguire canzoni, non potrete assolutamente fare a meno di conoscere Vitaminic. Credo che ciò che sto per dire sia noto a tutti, ma è bene ribadirlo: il sito torinese,
www.vitaminic.it, concede gratuitamente a chiunque uno spazio virtuale sui propri server per esibire i propri lavori musicali sotto forma di MP3. Esistono molti altri servizi simili, come
www.attikmusic.com,
www.detuned.it o
www.booze.it, ma solamente vitaminic vi offre uno spazio tutto vostro su un sito molto visitato (e questo significa che qualcuno probabilmente capiterà sulle vostre pagine, anche solo per caso). Il successo non è assolutamente garantito, ma già solo il fatto di poter mostrare i propri capolavori su un sito in cui ci sono anche Bob Marley, Subsonica ed Afterhours (tanto per citare alcuni dei nomi più conosciuti) offre qualche interessante opportunità addizionale.
Ma ciò che Internet ci può offrire è ancora molto e molto di più. Basti pensare ad esempio a Napster (
www.napster.com) che, dopo aver terrorizzato l'industria discografica "ufficiale" permettendo a chiunque di scaricarsi gratuitamente dalla Rete qualsiasi brano musicale, vecchio o appena uscito che fosse, ora offrirà ai propri 60 milioni di utenti per l'appunto l'intero catalogo musicale di Vitaminic. A ciò vanno ulteriormente aggiunti anche vari servizi promozionali realizzati da un nugolo ben agguerrito di radio locali, come ad esempio Radio Torino Popolare, che da qualche tempo a questa parte mandano in onda programmi che si occupano di svelare al grande pubblico le più importanti novità nel campo della musica emergente (vedi
www.cantine.org).
A questa lista non devono però mancare due importanti segnalazioni: esistono infatti un paio di siti dall'aspetto che potrebbe definirsi "tradizionale" che invece sono realizzati da webmaster coraggiosi ed indipendenti che si rivolgono prevalentemente agli artisti emergenti del panorama musicale nazionale. Il primo di questi è sicuramente I-Dbox,
www.i-dbox.com: è una vera e propria miniera a cielo aperto che mette a disposizione del cybernauta appassionato incallito di musica tutta una serie di interessanti strumenti per aggiornare le proprie conoscenze, divertirsi o tenersi aggiornato sulla produzione musicale nazionale ed internazionale. La zona che raccoglie i link ai siti musicali più interessanti e molto vasta (come, a dire il vero, quella del già citato attikmusic), ma quello che più stupisce è l'impressionante consistenza di contenuti che il sito raccoglie. In questo immenso calderone spiccano le centinaia di recensioni di lavori più o meno conosciuti e le interessanti segnalazioni di concorsi e iniziative varie.
L'altro sito che merita una segnalazione è Gugghemaspira MusicNews,
www.gmn.too.it: questa rivista digitale promuove i migliori artisti emergenti recensendo pubblicamente i loro lavori. A differenza però di I-Dbox GMN seleziona solamente la musica emergente più originale e dà spazio a chi porta avanti progetti musicali seri e ben strutturati. Poiché infatti in molti credono nell'immenso potenziale della musica "sotterranea" qualcosa di vero ci deve pur essere ed ascoltando ciò che di meglio viene prodotto nel panorama underground un serio sospetto in questa direzione viene.
Mi spiace che per ragioni di spazio non abbia potuto aggiungere qualche riga ad esempio su
www.rockit.it e
www.samigo.it, altri due siti imperdibili per gli artisti senza contratto discografico, ma Internet ci ha abituato ai suoi sterminati spazi virtuali strapieni di cose interessanti a cui vorremmo poter non rinunciare. Rimandiamo perciò ad un prossimo articolo la continuazione di questo succulento discorso.
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