I Boxerin Club suonano sul palco di Arezzo Wave

Vicino a un sogno, prima tappa Arezzo Wave che magari li porterà a suonare in uno dei locali più importanti di Manhattan. In seconda fila seduti, composti e silenziosi assistono alla presentazione di Arezzo Wave. C’erano anche loro, i Boxerin Club, band romana selezionata dalla redazione di La Repubblica XL tra i finalisti regionali di Italia Wave per partecipare al Music Italy Show di Bologna e per suonare sul palco del main stage domenica 14 luglio ad Albergo, insieme alle altre band che apriranno il concerto di Max Gazzè. Felici e increduli di essere protagonisti della giornata di presentazione, i cinque musicisti romani, cresciuti nel quartiere dell’Eur, sono tra i presenti, a loro insaputa l’incarnazione del sogno di moltri altri giovani ma anche di molti adulti, a cui sarebbe piaciuto essere al loro posto. Gioca l’emozione nel raccontare a parole cos’è per loro la musica, cosa rappresenta e se chissà potrà davvero essere il l’oro futuro.Impegno e passione, gli elementi per creare dalla musica, il fare quotidiano che si traduce in spartiti e note, prima strimpellando e imitando nomi della word music inglese, poi nella ricerca continua di uno stile personale. Si sono incontrati al liceo, tra i banchi di scuola, sono partiti in due, Francesco il batterista e Edoardo con la tromba, hanno cercato di mettere in piedi una band, che si completa con un Matteo, basso e chitarra e Gabriele alla chitarra. Non hanno un singer scelto, si alternano alla voce, cantando e intonando cori che accompagnano le melodie. La loro musica spazia dal country alla world music, contaminata da tradizioni popolari, che la avvicinano al folk e alla popular music. I loro brani tra cui, Hedgehogs, September Thought, It Takes Two To Tango, e Golden Nose, contenuti nell'Ep "Tick Tock" (Here It Comes)" suonano con questa peculiarità, non essere un genere definito, ma evocando melodie e atmosfere grunge con suoni e tonalità vocali che ricordano l’eclettismo e l’emotività musicale delle prime voci alternative rock anni settanta inglese. Ispirarsi e insieme comunicare sensazioni e sentimenti, esprimere il desiderio di evadere dalla città, di trovarsi a suonare in spazi verdi, per uscire dallo schema mentale e fisico che la città li costringe a percorrere. «La potenzialità della musica - commentano - è quella di essere trasportati in mondi esotici, dove trovare uno spazio di libertà e serenità». Si esibiscono live da circa tre anni, proponendo sui palchi i due Ep registrati con BombaDischi. Attualmente lavorano al loro primo album, di cui è prevista l’uscita il dicembre prossimo. Per info e concerti: [email protected]

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