Tornano sul mercato discografico a distanza di appena un anno dal precedente "Razorblade Romance" gli scandinavi HIM, con questo promettente fin dal titolo "Deep Shadows and Brillant Highlights".
Come posso descrivere la musica di questo gruppo a chi non lo conosce? Per azzardare un paragone direi di andare a ripescare il buon vecchio pop-blues di Chris Isaak di "Wicked Game" (tormentone radiofonico dei primi anni '90), aggiungere un approccio molto dark e goticheggiante (più orientato verso i Cure che non ai Sister Of Mercy) e mischiare il tutto con un pizzico di distorsione tipicamente metal (che in tempi di Bizkit-mania e i Korn fissi su Mtv non guasta mai). Ho reso l'idea sullo stile del gruppo finlandese?
Gli Him si muovono quindi all'interno dei binari di vari generi musicali, in bilico fra atmosfere nostalgiche e suoni moderni, con le tastiere ben presenti e l'abile e ruffiano Ville Valo (front-man della band) a sussurare le sue liriche subdole e ammalianti ad un pubblico (specialmente femminile) che si fa di disco in disco sempre più numeroso.
E' indubbio infatti l'abilità di un cantante dotato di voce sensuale al pari di un sex-appeal non indifferente, perennemente abbigliato in abiti neri che fanno coppia col suo sguardo contornato da occhiaie, in aperto contrasto con il pallore cadaverico della sua carnagione. Un'icona che richiama alla mente il look vampiresco di certe New Wave band degli inizi degli anni '80 (come i già citati Cure e Sister Of Mercy), ma usato anche nel filone Metal (basti pensare a tutte quelle band Black Metal scandinave).
Ville parla del suo mondo in cui solo l'amore può vincere il degrado e l'apatia di questo nostro tempo in deriva come un modello poeta maledetto, al pari dei vari Baudelaire e Goethe, e questa sua decadente idea della vita è supportata da musicisti in grado di creare un tappeto sonoro per il cantato con atmosfere a volte tristi e a volte sulfuree, sicuramente d'effetto e in grado di incuriosire l'ascolatore con le loro mille sfaccetature e cambi d'umore.
Brani come l'opener"Salt in Our Wounds", l'ipnotica "In Joy And Sorrow" e il primo singolo "Pretending" (di cui è stato anche realizzato il video posto in chiusura dell'album come traccia multimediale) fanno ben comprendere le potenzialità degli HIM, giunti con questa loro ultima fatica ad una prova matura ed ad un deciso balzo di qualità.
Adesso li aspettiamo al varco dell'esibizione dal vivo, che dovrebbe avverarsi alla fine del mese di Novembre in quel di Milano.
HIM 7/10
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