Grande successo di pubblico e di musica per la festa dei lavoratori, divenuta oramai meta degli appassionati musicali di tutt'europa: piena dalle 16 prima che parta la maratona di note destinata a chiudersi a mezzanotte. Alla fine sono 500mila a ballare sulla musica sparata dagli altoparlanti.
Solo gli slogan danno un segno più attuale al Concertone 2005. Fa capolino la politica, con striscioni che le telecamere (la manifestazione viene trasmessa in diretta integrale su Rai3) faticano a driblare: ce ne sono contro Berlusconi ma anche contro Cuffaro, con riferimenti alle indagini alle quali è stato sottoposto il governatore della Sicilia; un gruppo di ragazzi pugliesi annuncia di essere presente con un lenzuolo che inneggia a Vendola presidente; più di una le bandiere con lo slogan 'No al pontè sullo Stretto.
Ma sono ancora di più gli striscioni privi di ogni riferimento politico: da 'Io non tifo per il Cervià a 'Chiu pilu per tuttì, riferimenti a programmi televisivi. Le bandiere dei partiti dell'opposizione ci sono tutte, mescolate a quelle delle squadre di calcio, agli immancabili indipendentisti sardi, a un vessillo degli Usa con sovrimpresso Jim Morrison. Accanto a Cuba e a Che Guevara, all'Iraq e ai fan degli Iron Maiden (presenti loro, assente la band).
Sono i Nomadi ad inaugurare l'esibizioni dal palco, con 'Dio è mortò. Dalle 16,05 (la scaletta è cronometrata) alle 24 solo una pausa di un'ora, dalle 19 alle 20. Ultimi artisti a suonare nel pomeriggio in Modena City Ramblers con l'ormai anch'essa tradizionale versione riaggiornata di 'Bella ciaò.
Francesco De Gregori, il nome forse di maggior spicco nel cartellone del concerto, suona due volte: nel tardo pomeriggio e in serata, che concentra i nomi di maggior richiamo. In un cast ricco e tutto italiano - dai giovani emergenti ai grandi vecchi come Enzo Jannacci, che festegge con un omaggio a più voci i suoi settant'anni -, con due ospiti stranieri: Juliette Lewis e James Blunt. Con un'anteprima video per l'Italia del nuovo singolo di Bruce Springsteen 'Devils & Dust'.
A ricordare l'impegno anche nella parte del Primo maggio dedicata al divertimento campeggia, diviso sui due lati del palco, lo slogan scelto da Cgil-Cisl-Uil: 'Sviluppò e 'Legalità'.
Anche nel programma del concerto, però, c'è spazio per intermezzi più seri: un video sull'Africa, per ricordare che è attiva una raccolta fondi per i bambini del continente nero via sms; l'esibizione dei ragazzi keniani che interpretano il musical 'Pinocchio nerò; un monologo dell'attore Ascanio Celestini sul lavoro. E poi la curiosità dell'intervista triplice ai leader dei sindacati, Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti che sono arrivati a San Giovanni nel pomeriggio dopo la mattinata e i comizi a Scampia.
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