Clem Sacco, il leggendario rocker italiano della prima ora, bersaglio persistente della censura radiotelevisiva a cavallo degli anni 50/60 per le sue protodemenziali canzoni “Baciami la vena Varicosa”, “O mama, voglio l’uovo alla coque”, “Il deficiente”, sarà uno degli ospiti della conferenza sulle
origini del rock italiano in programma
venerdì 1 agosto, alle ore 22 a
Roma presso l’
Arena Gigi Magni, per la manifestazione Lungo il Tevere…
Clem Sacco, che da molti anni risiede nelle Isole Canarie, sarà accompagnato da altri colleghi dell’epoca:
Roby Matano (il cantante dei Campioni che lanciò Lucio Battisti), il ballerino
Jack LaCayenne,
Gianni Dal’Aglio (il batterista dei
Ribelli di
Celentano) e un paio di musicisti inglesi della generazione successiva:
Mal dei
Primitives e
Johnny Charlton dei
Rokes. L’occasione è la presentazione del cofanetto
“L’Italia è come un rock”, quattro volumi e 88 brani per ricordare gli eroi nazionali di quegli anni di primi juke-box e primi blue-jeans.
"La “musica ribelle” sbarcò nel nostro Paese nel 1957. I primi concerti si svolsero tra Teatro Smeraldo e Palazzo del Ghiaccio di Milano, preceduti e seguiti da anatemi e provvedimenti delle autorità ecclesiastiche e di polizia. Gli antesignani del rock italiano si chiamavano Adriano Celentano, Baby Gate (Mina), Little Tony. Fausto Denis (Fausto Leali), I Due Corsari (Giorgio Gaber e Enzo Jannacci), Ghigo, Clem Sacco, Brunetta, il ballerino-fantasista Jack La Cayenne (alias Torquato il Molleggiato al quale Celentano “rubò” il soprannome)".
Relatori dell'evento:
Clem Sacco (artista),
Gianni Dall’Aglio (artista),
Jack La Cayenne (artista),
Mal (artista) ,
Johnny Charlton (artista),
Boris Gürtler (discografico),
Roby Matano (artista e discografico),
Roberto Marai (imprenditore e operatore economico del Cinebox).
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