13, il ritorno dei Black Sabbath

Un ritorno, per non dire il ritorno della band inglese rimasta in silenzio per trent'anni, i Black Sabbath con il suo singer Ozzy Osbourne. Voce e peculiarità del suono heavy rock del nuovo album "13", uscito lo scorso 7 giugno che sembra ripartire dal precedente disco con gli altri componenti  Tommy Ionni e Geezer Butler. Così arriva il seguito agli album storici del pluripremiato Ozzy, leggendario per le sue dichiarazioni sul suo stile di vita ai limiti dell'immaginabile. Da vampiro a uomo eterno, passato per la serie tv Osburne, adesso è riconoscibile per il suo timbro di voce, inconfondibile e che riesce a non definire il genere a cui appartengono i Balck Sabbath, che annoverati e mensionati hanno influenzato le generazioni future, e tornano dal passato in un presente completamente diverso. Il nuovo disco si presenta come una lezione storica sulla musica, un rassegnato déjà vu della band che sembra non voglia scontentare nessuno. Dalle cassette consumate e riavvolte nel mangianastri alla stregua di ascoltare i live storici e gli assoli di Randhy Roads in Crazy Train, Paranoid, e Mr Crowley, i suoni del nuovo album non hanno paragone con l'energia e la magia macrabra di una band che torna forse più sana e presentabile, ma non più artistica. Rimangono quindi dentro i propri schemi, che dopo trent'anni potevano provare a spezzare, mettendo da parte la volontà di accontentare i vecchi fans ma chissà per trovarne di nuovi. Il nuovo disco è disponibile sullo store digitali, iTunes.

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