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Creare musica: Fruity Loops prima lezione

Impariamo a conoscere la sua interfaccia
Prende il via oggi una serie di lezioni sull'uso di un ormai noto editor musicale che prende il nome di Fruity Loops. Divenuto celebre per le avanzate funzionalità di editing ma anche per i risultati che riesce a proporre.
Iniziamo come è giusto dall'istallazione e dal settaggio.
Non mi voglio dilungare troppo sull'istallazione in quanto, essendo standard, non richiede accorgimenti particolari.
Un occhio di riguardo, invece, sarà il caso di darlo al settaggio generale del software.
Appena avrete concluso l'istallazione del programma, vi troverete di fronte ad una schermata standard di selezione Preferenze:
Seguendo le due frecce sarete chiamati a scegliere la scheda audio predefinita (Nel caso ve ne siano istalate più di una) e i driver da utilizzare (Ad esempio se avete istallato un sintetizzatore di suoni).
L'impostazione generale dovrebbe andare bene come è ma è importante che sin dal primo utilizzo settiate in questa maniera il programma.
Dovrete poi scegliere il driver di Output, quindi sarebbe a dire la scheda audio con cui riprodurre le vostre creazioni musicali.
Infine, ultima cosa da decidere (Anche se vi consiglio di non esagerare!!) è il buffer cioè le dimensioni di calcolo che il software dovrà utilizzare per applicare effetti o rielaborazioni alle vostre tracce.
Questa schermata comunque può essere richiamata in qualsiasi momento semplicemento cliccando su F10.
Completato il settaggio generale, passiamo adesso alla sua interfaccia:
Essenzialmente l'interfaccia si propone come quella di molti editor musicali:
-Nella parte alta trovate la barra degli strumenti attraverso la quale potrete gestire la vostra composizione musicale nella sua interezza. Voglio dire che la gestione delle singole tracce o canali sarà effettuata mediante appositi comandi.
-Nella parte in basso e sinistra, troverete proprio i primcipali comandi con cui regolare le varie tracce (Samples) da voi importate, in particolare i comandi con coi spostarsi da una traccia all'altra.
-Infine nella parte bassa di destra troverete i comandi veri e propri con cui poter aggiungere effetti e mixxare le varie tracce.
Gli altri elementi confermati nella versione 3.4 (Disponibile come Demo nel nostro sito), sono:
-Il piano roll: emulatore di pianoforte, oramai un must negli editor musicali, attraverso il quale in questa versione potrete (Con molta pazienza e competenza musicale o comunque un buo orecchio) realizzare anche arpeggi complessi abbinandoli a strumenti sintetici adesso anche polifonici.
-Channel settings: attraverso il quel potrete applicare, in maniera impeccabile, gli effetti, le sfumature e ogni altro genere di modifica alle singole tracce del vostro brano.
Potete trovare ben tre vesrioni shareware nel nostro archivio per poter testare la potenza di questo software: versione 3.0, versione 3.3, versione 3.4.
Vi invitiamo a contattarci per richiederne la rimozione qualora autori.
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