Prima delle rondini arriverà il disco del Management del Dolore Post-Operatoio

Tornano i Management del Dolore Post-Operatorio con il nuovo album “McMAO”, il nuovo disco del gruppo indie salito alla ribalta grazie al Concertone romano del 1°maggio. La grafica è opera dell’artista Giuseppe Veneziano, autore dell’immagine di copertina e delle altre contenute nel booklet. Il disco coincide con una nuova squadra di lavoro intorno palla band: per la produzione entra in gioco l’etichetta Color Sound Indie - Alternative Produzioni, in coproduzione con Martelabel; mentre la distribuzione di "McMAO" è siglata Universal Music Italia. La produzione artistica è di Manuele “Max Stirner” Fusaroli, come già per il disco “AUFF!!” del 2012. Per la promozione si uniscono le energie degli uffici stampa Pixie Promotion e L’Altoparlante. Come si legge anche sulla pagina Facebook del MaDe DoPo, prima che arrivino le rondini “McMAO” sarà in vendita in tutti i negozi fisici e digitali. La band si presenta così: "Quelli del Management del Dolore Post-Operatorio sono fatti così: a loro piace dare fastidio alla gente. Prudenza mai. E così, la compagnia girovaga di Luca Romagnoli e Marco Di Nardo, rispettivamente penna e plettro del MaDe DoPo (abbreviazione ufficiale del nome del gruppo), marciando al ritmo del mastro tamburino Nicola Ceroli e del Maestro di basso Luca Di Bucchianico, sta tornando alla ribalta con nuove canzoni che sfondano le pareti della scena musicale italiana. Come saltimbanchi, crudi e volgari, ostinati e furbi, come tutti quelli che ce l’hanno sempre a morte col re. Come tutti quelli che vogliono dire a tutti i costi quello che pensano, senza stare a rimuginare sulla fine che faranno, poco importa se in una prigione buia con i topi o su un mucchio di legna infuocata, come le streghe. Forse in questi tempi, si ha bisogno di un gruppo così, di gente che non scende a patti con nessuno. Abbiamo bisogno di poeti così, di poeti guerrieri; di nuovi indiani che ballano con i lupi (quelli delle splendide montagne abruzzesi), che lottano contro “l'uomo bianco” pronto a portare i cataloghi e a venderti un aspirapolvere, proprio quello in offerta, quello della pubblicità. C'è bisogno di un gruppo cha abbia idea dell'importanza sociale di salire sul palco. Quelli del MaDe DoPO sono coscienti della responsabilità che hanno. Sanno che salendo sul palco si va a rappresentare la collettività, con le umiliazioni che essa subisce, il senso di colpa e il suo bisogno di amore. Mai la musica italiana ha avuto tanto bisogno di questa verità. Mai ha avuto così bisogno della follia, di questo elogio della follia".

Provenienza della fotografia freepik

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