Era inevitabile: la musica che spopolava nell'800 è stata lentamente accantonata per fare spazio ad una nuova musica, più leggera e "popolareggiante" che ha trionfato nel secolo scorso. Ma anche questa musica deve cedere il passo a qualcosa di nuovo, di completamente diverso. Il fatto è che però questo "qualcosa di nuovo" è talmente diverso da tutto ciò a cui siamo abituati che è persino difficile accorgersi della sua esistenza, se non si "bazzica" un pò da vicino il mondo della musica.
Inevitabilmente, così come è già stato detto in precedenza, le cose cambiano: è impossibile fermare un treno in corsa a mani nude! E' stato impossibile ad esempio fermare Napster (se lo sono addirittura dovuto comperare per tentare di arrestare invano l'emorragia di files musicali su Internet) e sarà ancora più difficile porre freno al proliferare delle sue decine di cloni. Tuttavia la strada, che è già stata aperta, della collaborazione tra vecchie e nuove imprese che fanno della musica il loro business principale (vedi proprio Bertesmann/BMG con Napster e Vitaminic) pare essere una via lastricata per il successo. Nulla è più semplice di una collaborazione da pari a pari e, nonostante qualche voce dia in difficoltà questo tipo di interventi, non pare esserci a tuttoggi alternativa valida per chi volesse continuare il proprio business musicale. Ma il bello deve ancora venire.
Quando la musica Rock e Pop si diffuse alla metà del secolo scorso la musica Classica ed i Jazz erano i padroni della scena. Senza far troppo clamore, all'inizio, le novità musicali iniziarono ad insinuarsi nella cultura dei giovani (che da sempre sono la categoria più impavida per quanto riguarda le innovazioni sociali), ma poi presero piede con una tale velocità e forza da rischiare di destabilizzare lo status artistico dell'epoca: si generarono rivolte, accuse di aver patti addirittura con Satana per chi avesse aderito al nuovo e fervente movimento culturale. Ma con il passare del tempo, così come accade sempre, i toni lentamente si smorzarono ed alla fine il Rock/Pop trionfò. Oggi come oggi invece i tempi sono talmente accelerati che una rivoluzione del genere potrebbe essere finita nel giro di due settimane. Come è possibile questo?
Ma ovviamente grazie ad Internet! Ho già segnalato in un precedente articolo cosa può trovare un musicista sul Web per la propria professione, ma non vi ho ancora parlato di ZipMind,
www.zipmind.it. La novità sta nel fatto che, appoggiandosi a Vitaminic, ZipMind è una casa editrice musicale tanto quanto Universal o Sony, BMG o EMI, ma nel suo catalogo annovera esclusivamente musica emergente. ZipMind insomma punta tutto sulla musica e nulla sui nomi di chi la esegue. Questo nuovo business musicale, che ovviamente ripercorre la strada tradizionale ma riempiendola di nuovi significati, ha come unico obiettivo quello di dare voce e luce a produzioni musicali degne di essere ascoltate nonostante siano snobbate dall'industria discografica (che punta più sul guadagno che sulla qualità artistica). Per i musicisti emergenti ZipMind è un'enorme opportunità finora inesistente e per il consumatore sarà una vera e propria rivoluzione. Sicuramente fioccheranno prima o poi i cloni di ZipMind e non è da escludere che anche le grandi sorelle del CD, le major, tenteranno questa strada a dire il vero un pò improbabile per loro. Chi la spunterà? La musica, ovviamente, che, se non ve ne siete ancora accorti, è già cambiata.
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