Talkin’ of… Freddy Mercury

Dalle parole di chi gli è stato vicino, in particolare modo negli attimi precedenti l'aggravarsi del male e la comparsa della polmonite, che lo ha consumato. Un ritratto degli ultimi giorni di Freddy. "Freddy, sapendo di non avere molto tempo a sua disposizione, ci riunì poco prima delle sessions di "Innuendo", dicendoci che avrebbe inciso materiale fino a che le forze e la malattia glielo avrebbero permesso. Così, continuammo a passare un paio di ore al giorno nei Mountain studios di Montreaux (Svizzera francese) fino a che Freddy non ce la fece più a cantare. In quel periodo Freddy non riusciva a lavorare più di un'oretta e mezzo-due di continuo e il resto del tempo lo trascorreva tra ristoranti della cittadina e momenti di riposo e riflessione sulle rive del lago. I pezzi che non abbiamo ritenuto opportuno includere in "Innuendo" sono al massimo tre o quattro. Non solo non erano in tema col resto del materiale del disco, ma l'idea che ci spinse a realizzarli su quello stile era la volontà di Freddy." Brian May, 1993 "Quando arrivammo per la prima volta a Montreaux, Freddy la considerava uno dei posti più noiosi del mondo. Al punto che, quando David Richards, l'ingegnere del suono dei Mountain Studios che ha collaborato alla realizzazione di "Made in Heaven", gli domandò perché avessero comprato e riadattato gli studi, gli rispose: <>. Poi però, lentamente, fu preso dal fascino discreto e dalla relativa tranquillità di quella città." Proprio nel piccolo borgo elvetico, il gruppo - tutti e quattro insieme - era solito affittare una villa, la stessa ritratta sulla copertina di "Made...",per passarvi un pò di tempo e in tutta calma, condensare le idee per la musica e i testi dell'album. Sull'ubicazione della costruzione l'intero staff e i tre membri superstiti hanno mantenuto per anni il più stretto riserbo, proprio forse per mantenere intatto l'alone che di Freddy circondava la località: "Abbiamo mantenuto il segreto circa l'ubicazione della villa e il nome dei proprietari, anche per evitare che diventasse meta assidua dei pellegrinaggi continui dei fans, così come avviene ancora oggi per la dimora di Londra, e far sì che fosse ancora possibile affittarla. In particolare, era il giardino, che dava direttamente sul lago la migliore fonte di ispirazione per Freddy. Proprio lì è rimasta la statua ritratta sulla cover del CD, realizzata da un'artista boema. Un bel ricordo." Jim Beach, manager 1993 Fu Jim in realtà a proporre di impiantare gli studi di registrazione proprio a Montreaux, idea sollecitata anche da Taylor e Deacon, innammoratisi sin da subito del posto, e da May, convinto degli elevati standards forniti dalla strumentazione già presente nei Mountain. Il primo lavoro lì partorito è stato il missaggio di Live Killers, effettuato nel 1979, quando ancora non vi era l'idea di trasferire interamente là l'intero lavoro in studio della band. "Nell'ultimo anno di vita, Freddy era diventato prigioniero della sua casa a Kensington, quartiere-sobborgo di Londra, assediata dai paparazzi, incuriositi più che dalle sue gesta musicali dal suo stato di salute e dalla sua malattia. Così, d'accordo con gli altri, decise di affittare questa villa a Montreaux, perché qui era più libero e trattato con maggiore rispetto. Le sue uniche attività erano quelle di provare quando si sentiva in grado di farlo e cenare nei suoi ristoranti preferiti." Jim Beach, manager 1993 Dave Richards, divenuto proprietario degli studi, ha conservato gran parte della strumentazione originale dei Queen, strumenti che in gran parte sono stati utilizzati per le registrazioni degli albums, o anche solo per prove, soundcheck, o anche per concerti dal vivo.

Provenienza della fotografia shutterstock autore spatuletail

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